Mondo Solidale

Africa, l'impatto sui sistemi agroalimentari della crescita demografica, la crisi climatica e sfruttamento del suolo

La popolazione nel continente africano potrebbe aumentare del 53% entro il 2050
La popolazione nel continente africano potrebbe aumentare del 53% entro il 2050 
Un rapporto sullo stato dell’agricoltura nel continente dell'Alleanza per una Rivoluzione verde in Africa. Si sottolineano i bisogni più urgenti cui dare ascolto per consentire una crescita inclusiva, sostenibile ed equa
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ROMA - L' Alleanza per una Rivoluzione verde in Africa (AGRA) ha recentemente pubblicato un rapporto sullo stato dell’agricoltura nel continente. “Accelerare la trasformazione dei sistemi alimentari africani”, questo il nome del report, sottolinea i bisogni più urgenti cui dare ascolto per consentire una crescita inclusiva, sostenibile ed equa del settore agroalimentare.

Cresce la popolazione, aumentano gli shock. Lo studio ha identificato alcune macro tendenze che, secondo i ricercatori, stanno modificando lo sviluppo dei sistemi agroalimentari del continente. Innanzitutto, preoccupa la crescita della popolazione totale e la sempre maggiore domanda di cibo. Se i raccolti non saranno adeguati ai bisogni, foreste e praterie potrebbero essere convertite in terreni agricoli, con conseguenze dannose per l’ambiente. Evidente poi è la vulnerabilità dell’Africa agli shock regionali e mondiali. Covid-19, guerra in Ucraina in particolare hanno mostrato quanto ancora la dipendenza da alcune importazioni sia vitale per alcuni Paesi del continente.

Popolazione rurale: aumeterà del 53% entro il 2050. La popolazione rurale dell’area Subsahariana potrebbe aumentare del 53% entro il 2050, ed è in crescita anche la classe medio-alta che investe nel settore agricolo, osserva il report. Questi due fattori combinati accresceranno la domanda di terreni agricoli e ne aumenteranno valore, dovuto alla progressiva scarsità. Il rischio è un ricorso all’agricoltura continua e intensiva, che danneggerebbe il suolo.

Trasformazione economica. Un terzo fattore di instabilità individuato dal rapporto è la trasformazione economica, in corso già da tempo. Con la crescita della classe media, oltre ad aumentare i lavori “non agricoli” cambia lo stile di vita, la dieta per esempio. Cresce la domanda di alimenti come carne, pesce, cibi trasformati. Secondo lo studio, sono necessari investimenti nel settore dei cereali, dei semi oleosi e nell’industria dell’alimentazione.

Cambiamenti climatici. Tutto questo ovviamente deve tenere conto dei cambiamenti climatici. Come è già evidente dai molti eventi estremi che si sono verificati negli ultimi anni in diverse aree del continente, i cambiamenti climatici hanno un impatto enorme sull’Africa e sulla sua capacità di approvvigionamento. A peggiorare la situazione c’è la scarsa spesa pubblica per ricerca, sviluppo e adattamento. Anche questo fattore porterà secondo gli autori a uno spostamento delle attività agricole negli habitat finora inalterati, alimentando conflitti, perdita di biodiversità e improduttività a lungo termine.

Cosa fa AGRA. E' stata lanciata dalla Fondazione Bill & Melinda Gates assieme alla Fondazione Rockfeller nel 2006. Il suo operato non è esente da critiche. Innanzitutto, a detta degli stessi responsabili, non sono stati raggiunti gli obiettivi previsti ovvero garantire sicurezza alimentare e maggiori guadagni a 9 milioni di piccoli contadini. Come contromisura, AGRA ha recentemente cambiato il suo nome abbandonando la sigla “Rivoluzione verde” e ha annunciato una nuova strategia quinquennale che comprende un nuovo fondo di 550milioni di dollari per supportare l’agricoltura del continente, coinvolgere i governi e migliorare le catene di approvvigionamento. Prevede di raggiungere 11milioni di contadini in 15 Paesi, in maniera diretta, e altri 26 milioni in modo indiretto. Tuttavia, un gruppo di rappresentanti regionali della società civile africana tra cui agricoltori, attivisti e organizzazioni sta chiedendo con insistenza ai grandi donatori internazionali di definanziare completamente i progetti di AGRA.