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India, 2400 gli arresti nel giro di vite deciso dal capo del governo dello Stato dell’Assam per stroncare i matrimoni delle ragazze sotto i 18 anni

India, 2400 gli arresti nel giro di vite deciso dal capo del governo dello Stato dell’Assam per stroncare i matrimoni delle ragazze sotto i 18 anni
I raid per impedire i matrimoni precoci delle bambine ricevono le accuse di propaganda soprattutto tra i musulmani. E le famiglie protestano in piazza
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GUWAHATI (AsiaNews) - Nello Stato indiano dell’Assam è salito a 2.441 il numero degli arresti compiuti dalla polizia locale nell’operazione voluta dal capo del governo locale, Himanta Biswas Sarma un esponente dei nazionalisti indù del Bjp, per stroncare il fenomeno il fenomeno delle spose minorenni. Secondo la legge indiana il matrimonio è ufficialmente illegale al di sotto dei 18 anni, ma si tratta di una pratica ampiamente diffusa: secondo le stime in India in 2 matrimoni officiati ogni 10 almeno uno dei coniugi è minorenne. In Assam - uno degli Stati più poveri dell’India - la vicenda tocca in maniera particolare la comunità musulmana, che si rifà a uno statuto speciale che ammette il matrimonio a partire dalla pubertà. Il governo di Sarma, invece, sostiene che la legge federale debba valere per tutti e per questo è accusato di voler utilizzare il pretesto delle spose bambine per colpire la minoranza islamica.

Ma le famiglie protestano: "Ci privano di una fonte di reddito".  Contro gli arresti - che hanno colpito mariti, padri e officianti delle nozze - sono scese in piazza in queste ore le donne, che protestano sostenendo che l’azione repressiva ha di fatto privato le loro famiglie dell’unica fonte di sostentamento. Non credono alle promesse di sussidi in loro favore avanzate dal governo dell’Assam. Nel distretto di Dhubri, uno di quelli che hanno fatto registrare il maggior numero di arresti, ci sono stati anche scontri con la polizia che ha disperso la folla con l’uso di lacrimogeni.

"E' una campagna strumentale". Di campagna strumentale parla anche Asaduddin Owaisi, il leader dell’Aimim il locale partito islamico: “Siamo contrari al matrimonio infantile - ha dichiarato -. Ma qual è il vantaggio di sconvolgere famiglie consolidate, con figli adulti? Non è altro che una trovata pubblicitaria”. “Gli esperti - ha aggiunto - dicono che per fermare i matrimoni infantili, bisognerebbe aprire molte scuole, ma in 6 anni di governo il Bjp non l’ha fatto. Al contrario ha chiuso anche le madrasse che impartivano una qualche forma di istruzione”. Critiche all’operazione in corso sono giunte anche dal Partito del Congresso e dall’All India United Democratic Front. Già l’anno scorso il Bjp aveva cavalcato la questione del matrimonio tra minori varando a New Delhi un disegno di legge federale che - se approvato dal parlamento - eleverebbe l’età minima per il matrimonio a 21 anni. Anche in quell’occasione la comunità musulmana aveva sollevato pesanti critiche adducendo la violazione della legge islamica sullo statuto della persona.