KIEV - Succede al mattino, all'ora dell'alzabandiera nel centro di addestramento russo di Soloti, a Belgorod, a pochi chilometri dal confine ucraino. Tre reclute musulmane incrociano le braccia e dicono che non andranno a combattere. Sono finite pure loro, assieme a centinaia di migliaia di altri, nella rete della grande mobilitazione ordinata da Putin per trovare uomini da spedire al fronte.