Prima esprime parere contrario poi ci ripensa e appoggia un ordine del giorno presentato dal M5S che impegna il governo a non intervenire contro la legge 194. Un ripensamento, quello dell’esecutivo, arrivato dopo alcuni interventi dell’opposizione e dopo che il capogruppo alla Camera di FdI ha chiesto un supplemento di riflessione e la sospensione dei lavori dell’aula per dieci minuti.

L’ordine del giorno è stato presentato nell’ambito della discussione sulla proposta di legge che istituisce la commissione parlamentare di inchiesta sui femminicidi dalla pentastellata Stefania Ascari: «Sin dal primo giorno di questa legislatura – ha spiegato la deputata – la maggioranza di destra ha depositato più proposte di legge al fine di rendere inapplicabile la legge 194. Tra queste, l’aberrante proposta di riconoscere personalità giuridica all’embrione fin dal concepimento, equiparando di fatto l’aborto all’omicidio».

Prima di esprimere parere favorevole a nome del governo, il sottosegretario alla Giustizia Andrea Ostellari ha chiesto la riformulazione del testo che mantiene però l’impostazione iniziale impegnando per l’appunto l’esecutivo ad «astenersi dall’intraprendere iniziative volte ad eliminare o limitare il sistema di tutele previste dalla legge 194».

«Un piccolo passo avanti in un percorso ancora lungo», ha commentato Ascari. «La legge 194 non solo non va toccata, ma deve essere pienamente applicata perché tra obiettori di coscienza, dinamiche colpevolizzanti e riprovazione sociale, interrompere la gravidanza è ancora un percorso ad ostacoli. E finché a ogni donna non sarà garantita la libertà di decidere del proprio corpo, quello che è un diritto di tutte rimarrà un privilegio per alcune».