Tornano a suonare le sirene in quasi tutta l’Ucraina. Dall’alba del 16 dicembre l’esercito russo ha lanciato almeno 60 missili nel territorio vicino colpendo diverse aree del paese. Le esplosioni si sono registrate anche sulla riva sinistra del fiume Dnipro a Kiev. «Tutti i servizi stanno arrivando sul posto», ha detto il sindaco della capitale Vitaly Klitschko che ha anche annunciato l’interruzzione dell’acqua corrente.Secondo i residenti sono state sentite almeno tre esplosioni. La difesa aerea ucraina è riuscita a intercettare alcuni missili, di cui uno è stato abbattuto nell’area di Bucha. Non è ancora chiaro il numero delle vittime degli ultimi attacchi che si sono concentrati anche contro le infrastrutture energetiche, come accaduto già nelle ultime settimane.

Secondo il ministro della Difesa ucraino, Mosca si sta preparando per organizzare una vasta controffensiva per i primi mesi del prossimo anno. Dei 300mila riservisti i servizi segreti di Kiev e delle forze militari stimano che circa la metà si stia addestrando in vista di un nuovo attacco, nonostante le sconfitte subite dall’esercito russo dall’inizio della guerra. In un discorso al Consiglio europeo del 15 dicembre il presidente ucraion Volodymyr Zelenskiy ha detto che i prossimi sei mesi di guerra saranno «decisivi».

Gli aiuti degli Stati Uniti

Intanto il Senato americano ha approvato una legge che autorizza una spesa annuale record per la Difesa. Il costo della misura si aggira sugli 858 miliardi di dollari, tra cui 800 milioni che saranno utlizzati per fornire assistenza militare all’Ucraina. Il disegno di legge estende l’Iniziativa di Washington per l’assistenza alla sicurezza in Ucraina. Le forze armate statunitensi hanno anche annunciato di voler espandere l’addestramento del personale militare ucraino in Germania. A partire da gennaio, saranno addestrate 500 truppe al mese, che andranno ad aggiungersi agli oltre 15mila ucraini addestrati dagli Stati Uniti e dagli alleati della Nato fin dall’inizio della guerra.

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