Lo striscione “Dal 1591 qui nessuno è straniero” preparato dalla sinistra di alternativa livornese è stato ben in vista nel porto labronico, durante le operazioni di sbarco di 142 migranti fra cui 109 uomini, 24 minori non accompagnati tra i 13-17 anni, cinque donne tra cui una al settimo mese di gravidanza e due bambini con meno di 2 anni. Tutti raccolti in mare dalla Life Support, la nave di Emergency nella sua prima missione di salvataggio nel Mediterraneo centrale, e arrivati all’alba nel “porto sicuro” individuato dal Centro nazionale di coordinamento del soccorso marittimo.
Già dalla sera precedente la Protezione civile regionale aveva attivato la colonna mobile per l’installazione sul molo del presidio medico e di una serie di strutture a supporto di questura e prefettura per l’identificazione e lo smistamento di uomini e donne provenienti da Bangladesh, Burkina Faso, Camerun, Costa d’Avorio, Egitto, Eritrea, Guinea, Mali, Pakistan e Somalia. “Un’altra ora e saremmo morti”, ha ricordato uno dei migranti agli operatori di Emergency, il cui primo soccorso di 70 persone risale alla notte del 18 dicembre in acque internazionali davanti alla Libia, mentre il secondo di 72 persone è avvenuto dopo 24 ore sempre di notte nelle acque internazionali che circondano Malta.
“I minori verranno assistiti qui”, hanno anticipato il sindaco Salvetti e il governatore Giani. Quanto agli altri, l’assessore regionale Monia Monni ha spiegato: “Sono stati organizzati percorsi specifici per le donne, sostegno psicologico, giochi per i bambini e presenza dei mediatori culturali. Abbiamo dato loro abiti pesanti, visto che erano scalzi e sostanzialmente nudi”. I migranti soo stati trovati in discrete condizioni, anche se provati dalla navigazione in mare. “Sono disidratati e ci sono diversi casi di scabbia – ha aggiunto Monni – e per cinque donne con bambini piccoli abbiamo previsto un percorso separato. Peraltro la scelta di Livorno ha allungato di diversi giorni la loro sofferenza”. Quattro migranti resteranno nella città labronica, gli altri verrano trasferiti al Cas di Piombino prima dello smistamento in altre regioni.
Domani si replica, visto che a Livorno è previsto l’arrivo della Sea Eye 4, con a bordo 98 persone di cui almeno 12 minori. Questi ultimi saranno ancora una volta ospitati tutti in Toscana, mentre la destinazione degli adulti è in via di definizione.