In Burkina Faso sono state rapite almeno 50 donne, probabilmente da un gruppo di jihadisti

Alcune persone a Djibo, in Burkina Faso, a maggio del 2022 (AP Photo/Sam Mednick)
Alcune persone a Djibo, in Burkina Faso, a maggio del 2022 (AP Photo/Sam Mednick)

Giovedì e venerdì della scorsa settimana sono stati compiuti due attacchi vicino ad Arbinda, nel nord del Burkina Faso, durante i quali sono state rapite almeno 50 donne: alcune sono riuscite poi a fuggire e tornare a casa, di altre non si hanno più notizie da allora. Le autorità locali hanno detto di aver perlustrato i dintorni della città senza riuscire a trovarle.

Non si sa chi abbia compiuto i rapimenti, ma si ritiene probabile che sia stato uno dei gruppi di jihadisti attivi da anni nel paese. L’area in cui si trova Arbinda, in particolare, è una di quelle più colpite dal terrorismo islamico, uno dei principali problemi del Burkina Faso, che negli ultimi anni ha provocato la morte di migliaia di civili e costretto circa due milioni di persone (su 22 milioni di abitanti) ad abbandonare le proprie case.

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