L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha approvato una risoluzione che chiede che la Russia paghi risarcimenti all’Ucraina


L'ambasciatore ucraino alle Nazioni Unite Sergiy Kyslytsya
(EPA/JUSTIN LANE)
L'ambasciatore ucraino alle Nazioni Unite Sergiy Kyslytsya (EPA/JUSTIN LANE)

L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha approvato una risoluzione per chiedere che la Russia sia ritenuta responsabile per le sue azioni in Ucraina e che paghi risarcimenti per i danni causati nell’invasione del paese.

La risoluzione, sostenuta da 94 paesi su 193 membri (14 paesi, tra cui Cina e Iran, hanno votato contro e 73 si sono astenuti), dichiara che la Russia debba «subire le conseguenze legali di tutti i suoi atti illeciti a livello internazionale», incluso il pagamento di risarcimenti per qualsiasi tipo di danno causato dalle sue azioni.

La risoluzione, inoltre, invita gli stati membri a creare in collaborazione con l’Ucraina un registro internazionale che raccolga prove e rivendicazioni contro la Russia.

Le risoluzioni dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite hanno peso politico ma non sono vincolanti: lo ha ricordato l’ambasciatore russo alle Nazioni Unite Vassily Nebenzia durante il suo discorso prima del voto, e ha invitato i paesi dell’assemblea ad esprimersi contro la risoluzione, sostenendo che l’Occidente stia «cercando di prolungare e peggiorare il conflitto» e che voglia «utilizzare denaro russo per farlo».
Ha tenuto un discorso anche l’ambasciatore ucraino alle Nazioni Unite Sergiy Kyslytsya, che ha ricordato che in questi mesi la Russia ha colpito fabbriche, edifici residenziali e ospedali.