Un’inchiesta è stata aperta dalla procura di Agrigento in seguito al naufragio di una barcone di migranti avvenuto ieri al largo dell’isola di Lampedusa e nel quale risultano disperse tre persone. Il procuratore capo Salvatore Vella ha aperto un fascicolo a carico di ignoti per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e morte quale conseguenza di altro reato.

Il naufragio è avvenuto quando l’imbarcazione carica di migranti si trovava 40 miglia dalle coste dell’isola siciliana in zona Sar maltese. Quaranta persone, tra le quali sette donne e un bimbo, sono state tratte in salvo e trasportate nell’hotspot di contrada Imbriacola, una è stata trasferita in elisoccorso all’ospedale di Agrigento. Il naufragio è avvenuto quando un mezzo di soccorso si è avvicinato all’imbarcazione e i migranti che si trovavano a bordo si sono spostati tutti su un lato.

Secondo una prima ricostruzione la barca sulla quale viaggiavano i migranti sarebbe partita il primo dicembre dalla città di Sfax, in Tunisia. Nello operazioni di soccorso sono stati impiegati anche mezzi aerei per la ricerca dei dispersi. Uno dei superstiti ha raccontato ai soccorritori che i tre dispersi sarebbero rimasti intrappolati all’interno dell’imbarcazione.
Ieri intanto il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha annunciato che recherà in Libia «per vedere – ha detto – come si può arrivare a un accordo generale» sui migranti. Nei giorni scorso Tajani ha avuto colloqui anche con l’omologo del Libano e con il presidente del Niger.