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  • Domenica 11 dicembre 2022

Odessa è di nuovo al buio

Dopo che droni iraniani usati dai russi hanno colpito alcune infrastrutture, la città ucraina è rimasta ancora una volta senza elettricità

Odessa il 23 novembre 2022, durante una interruzione della fornitura di energia elettrica dovuta alla guerra (Oleksandr GIMANOV / AFP, ANSA)
Odessa il 23 novembre 2022, durante una interruzione della fornitura di energia elettrica dovuta alla guerra (Oleksandr GIMANOV / AFP, ANSA)
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Odessa, la città dell’Ucraina meridionale nota per il suo porto sul mar Nero, è di nuovo senza elettricità dopo che sabato sera alcuni droni di fabbricazione iraniana usati dall’esercito russo hanno colpito due strutture della rete elettrica. Le persone rimaste senza corrente sono 1,5 milioni e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha detto che serviranno alcuni giorni per rimediare ai danni. Serhiy Bratchuk, portavoce dell’amministrazione regionale di Odessa, ha detto che per ripristinare completamente la rete ci vorranno invece dai due ai tre mesi.

Dall’inizio di ottobre la Russia cerca sistematicamente di danneggiare le infrastrutture energetiche ucraine con missili e droni per lasciare i cittadini ucraini senza luce e riscaldamento nei mesi più freddi e bui dell’anno. Zelensky ha detto che gli attacchi alla rete energetica sono quotidiani. Sono dunque continui anche i lavori di riparazione, che però spesso vengono vanificati da nuovi attacchi. Zelensky ha anche detto che per sostenere l’Ucraina e la sua rete energetica la Norvegia donerà 100 milioni di dollari (circa 95 milioni di euro) al paese.

In tutta l’Ucraina e non solo nella regione di Odessa sono in corso vari tipi di blackout: oltre a quelli dovuti agli attacchi russi, ci sono quelli pianificati dalle autorità ucraine e legati ai numerosi problemi della rete che devono essere gestiti. Zelensky ha invitato i cittadini ucraini a usare con parsimonia l’energia per non mettere sotto troppa pressione la rete, che è «molto lontana da una condizione di lavoro normale».

Per quanto riguarda Odessa c’è stata un po’ di confusione anche per via di un post pubblicato sulla pagina Facebook dell’amministrazione regionale che suggeriva a parte della popolazione di lasciare le proprie case. Ora il post è stato eliminato e Bratchuk ha detto che i servizi di sicurezza ucraini stanno indagando sulla sua pubblicazione: c’è il sospetto che a scriverlo sia stata la Russia con un’operazione di «guerra ibrida», allo scopo di spaventare e dare informazioni false alla popolazione ucraina. «Nessun rappresentante delle autorità regionali ha mai diffuso appelli all’evacuazione di Odessa e della sua regione», ha chiarito il portavoce.

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